Scrive Fabio (nome di fantasia), 47 anni: “pochi giorni fa sono entrato nella camera di mio figlio sedicenne per dirgli che la cena era in tavola. Mi sono avvicinato a lui perché con la musica a tutto volume non mi aveva notato. Appena si è accorto di me ha chiuso di colpo il suo computer e si è alzato di scatto dicendo “ci sono ci sono”. Ho solo intravisto, ma credo fosse su un sito porno. Non ne ho la certezza, perciò non mi sono sentito di digli niente.
Fabio (nome di fantasia), 47 anni:
mio figlio sedicenne
credo fosse su un sito porno.
Parlandone con mia moglie abbiamo posizioni diverse. Lei è preoccupata e immagina nostro figlio collegato tutto il tempo a siti porno, io invece sono tranquillo perché penso che a sedici anni sia normale avere questa curiosità. Cosa ne pensa la psicologa?”
mia moglie abbiamo posizioni diverse.
Durante l’adolescenza la curiosità per la pornografia è del tutto naturale, come scrive Fabio. Le pulsioni sessuali e le trasformazioni corporee tipiche di questa età attivano nei giovani il desiderio di conoscere tutto ciò che è legato alla sessualità. I corsi di educazione sessuale per adolescenti e pre-adolescenti sono fondamentali in termini di informazioni e prevenzione, tuttavia non soddisfano la curiosità pruriginosa dei giovani per il sesso. La pornografia esiste da sempre, ed oggi c’è a disposizione il potente e illimitato strumento di internet per soddisfare nell’immediato ogni fantasia erotica. E’ importante però considerare che il mondo web può rivelarsi uno strumento tanto seduttivo quanto pericoloso.
Durante l’adolescenza la curiosità per la pornografia è del tutto naturale
curiosità pruriginosa dei giovani per il sesso
Per questo, entrambi i genitori hanno ragione. La consultazione di materiale pornografico in adolescenza è normale. Se però avviene con continuità e in assenza di un’adeguata educazione alla sessualità e all’affettività può diventare molto pericolosa e portare allo sviluppo di dipendenze e disturbi relazionali nelle persone più deboli.
Per questo, entrambi i genitori hanno ragione.
portare allo sviluppo di dipendenze e disturbi relazionali nelle persone più deboli.
il 19% dei giovani dichiara di aver avuto rapporti sessuali prima dei 14 anni
12% afferma di voler avere il primo rapporto in maggiore età
Inoltre, i media rivolti ai giovani sono carichi di messaggi connotati sessualmente. Basti pensare a molti video musicali, programmi televisivi, spot pubblicitari, o al recente fenomeno di sexting (invio di immagini hot tramite cellulare o internet). Che sia per esperienza diretta o indiretta, il figlio di Fabio riceve come tutte i suoi coetanei molti messaggi allusivi o espliciti riferiti alla sessualità.
Dunque è del tutto comprensibile il desiderio di esplorare questi contenuti in modo più controllato, dal computer nella propria stanza. Ciò permette di sganciarsi dall’imbarazzo di guardare immagini o video porno, e consente di esplorare le proprie fantasie o di compensare la loro mancanza. Inoltre offre un riparo dalle difficoltà emotive degli incontri reali e dalla paura dei fallimenti in termini di prestazione.
esplorare le proprie fantasie o di compensare la loro mancanza.
riparo dalle difficoltà emotive degli incontri reali
paura dei fallimenti in termini di prestazione
Tuttavia l’uso eccessivo di pornografia online può creare dipendenza e rischia di condurre all’anoressia sessuale. Questa patologia colpisce alcuni adolescenti e si manifesta con problemi di eiaculazione o incapacità di provare eccitazione con una persona reale. Secondo un sondaggio condotto dalla Società Italiana di Andrologia e Medicina Sessuale medica (Siam) l’esposizione smodata alla pornografia online può creare lo stesso tipo di dipendenza e disturbi della tossicodipendenza e del gioco d’azzardo patologico. Ciò deriverebbe da un’alterazione della risposta del piacere da parte del cervello (la sovraesposizione alla pornografia diminuisce la risposta del cervello ai segnali di dopamina), e dalla scissione tra l’appagamento sessuale e i legami sentimentali con una persona reale.
get code
rischia di condurre all’
anoressia sessuale.
un’alterazione della risposta del piacere da parte del cervello
scissione tra l’appagamento sessuale e i legami sentimentali con una persona reale.
In Italia gli ipoattivi sessuali appagati dal web sono il 12%, e portano in consultazione un preoccupante disinteresse per i rapporti con partner reali. La dipendenza da pornografia li ha isolati dalle relazioni affettive e dal desiderio sessuale reale.
Lungi dal creare allarmismi, ogni caso deve essere valutato con attenzione. Il problema non è arginato ai giovani. Infatti i valori più alti di dipendenza si riscontrano nella fascia di età tra i 36 e i 50 anni, seguita dalla fascia tra i 26 e i 35 anni (Dati AIRS – Associazione Italiana per la Ricerca in Sessuologia)”.
Il figlio di Fabio potrebbe non ricorrere all’uso smodato di pornografia online, tuttavia i suoi genitori devono essere coscienti dell’esistenza di questo pericolo. A 16 anni è poco plausibile pensare di limitare l’accesso ai siti pornografici con sistemi di parental control. I genitori possono però offrire al figlio il potente strumento dell’educazione all’uso di internet e all’affettività/sessualità.
ogni caso deve essere valutato con attenzione
i suoi genitori devono essere coscienti dell’esistenza di questo pericolo.
offrire al figlio il potente strumento dell’educazione all’uso di internet e all’affettività/sessualità.
Ormai tornare sull’episodio descritto da Fabio ha poco senso. Il consiglio è che i genitori si confrontino e poi insieme parlino al figlio in più occasioni di sessualità e affettività. Può essere imbarazzante, ma conoscendo le fonti alternative di informazioni su questi temi ciascun genitore dovrebbe essere capace di vincere il tabù legato al sesso ed educare il figlio su queste tematiche, al fine di prendersi cura della sua salute e della sua vita affettiva e relazionale.
tornare sull’episodio descritto da Fabio ha poco senso
parlino al figlio in più occasioni di sessualità e affettività
vincere il tabù legato al sesso
Si potrebbe iniziare a parlare di come si sono conosciuti il padre e la madre, esplicitare le prime emozioni legate alla “prima cotta” e alle delusioni, per poi invitare il figlio ad aprirsi e chiedere se gli piace qualcuno, dare spazio ai suoi sentimenti, e informare sull’uso corretto dei contraccettivi.
Ciascuna famiglia con un figlio adolescente ha diverse modalità di comunicazione, è perciò difficile indicare che cosa dire esattamente. E’ importante però che i giovani avvertano una reale vicinanza emotiva dei genitori, per cui devono essere loro a trovare le parole giuste per i propri figli.
i giovani avvertano una reale vicinanza emotiva dei genitor
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